Acciano Itinerari


Acciano è caratteristica per il suo centro storico molto grande, racchiuso tra mura, per gli scorci, gli archi, i vicoletti, le antiche case fortificate, le cantine scavate nella roccia, le grotte naturali. 

Purtroppo molti edifici sono ancora inagibili, in attesa della lunga ricostruzione post sisma. Alcune zone del paese sono abbandonate a se stesse nel degrado, pertanto bisogna fare attenzione a non avventurarsi in zone non sicure. 

Di seguito, gli itinerari e i punti di interesse del paese. 

1) Centro storico e borgo fortificato

Il centro storico, delineato da antiche mura perimetrali, è arroccato su uno sperone di roccia che degrada sul fiume Aterno. 
La parte più recente del paese si colloca invece a livello della strada regionale subequana.
Partendo dalla piazza principale, posizionata sulla strada, è da notare sulla sinistra, la casa del Gigante di Acciano, con relativa iscrizione su marmo. 



Pochi metri più giù, la Fontana rinascimentale
Da qui, proseguendo sulla prima strada a destra, Via Silvio di Giacomo, si inizia a scendere nel centro storico. Si incontrano Palazzo Galli, la Chiesa dei SS Pietro e Lorenzo, un bellissimo belvedere dopo il suggestivo 'Arco Amicarella', la 'Piazza degli Italiani' in Via San leonardo con magnifica vista sulla valle; la piccola chiesa di San Pasquale; le antiche mura in Via Ospedale.


- Fontana del XV sec, adiacente alla piazza principale, si pensa sia stata realizzata intorno alla prima metà del 1400, e costituiva l’unica fonte di approvvigionamento idrico del paese fino agli anni '70. Vi è una nicchia sormontata da un arco a tutto sesto sorretto da due colonne, entro cui vi sono due mascheroni in pietra da cui dipartono motivi floreali.




- Palazzo Galli, XV sec; accanto all' Oratorio di Maria SS. Addolorata e poco prima della chiesa principale dei SS. Pietro e Lorenzo, si trova l'entrata del Palazzo. Tuttavia la vista intera e spettacolare dell'edificio si ha dalla parte inferiore, cui si arriva scendendo, 30m dopo, su una strada a sinistra (Via dei Cordoni, che conduce a quella che anticamente era una delle tre porte di ingresso al borgo, Porta Martina).

vista di palazzo galli


Mura fortificate Via dei Cordoni

- Chiesa dei SS. Pietro e Lorenzo, portale datato 1534 sormontato da una lunetta ad affresco. La chiesa tuttavia è menzionata in documenti del 1183 e del 1224 quando dipendeva dall'Abbazia di S. Benedetto in Perillis. L' 'interno e' ricco di stucchi barocchi, sculture in pietra che adornano gli altari laterali, il fonte battesimale, il battistero rinascimentale e una croce processionale d'argento del '600. Vi sono custodite molte reliquie di Santi (S. Petronilla, S. Antonio da Padova, S. Rocco e S. Pietro). All'esterno s'innalza un bel campanile a vela. Dopo il terremoto la chiesa ha riportato danni esterni ed interni e per questo è tuttora inagibile.



2) Chiesa rurale di Santa Petronilla e Fonte di Lecchio 
Uscendo dal paese, sulla S.S. Subequana verso Molina Aterno, subito dopo la fine dell'abitato, proseguire su una salita sulla sinistra. Sono presenti indicazioni.

Al primo bivio proseguire salendo sempre sulla sinistra ; si arriva alla chiesa rurale di Santa Petronilla, patrona del paese: l'antico edificio risulta menzionato in documenti e bolle corografiche del 1183, 1188 e 1224 ; Il pomeriggio del 30 e la mattina del 31 maggio, la popolazione si reca qui per celebrare i solenni Festeggiamenti in onore di Santa Petronilla. L'edificio è stato ristrutturato recentemente
Da qui si possono fare passeggiate nel verde e scampagnate, a piedi e in bicicletta. Si gode di una bellissima vista del massiccio del Sirente e della Valle Subequana.

  3) Fiume Aterno: Antico Mulino ad acqua, Chiesa Madonna della Sanità
Per raggiungere il fiume si deve attraversare la piazza e scendere alla sua sinistra, lungo la strada che costeggia il paese. 
L'antico Mulino e le aree adiacenti, purtroppo sono chiuse e non visitabili, nonostante la ristrutturazione effettuata con risorse pubbliche anni fa, non è mai stato aperto e valorizzato dagli enti competenti. Un perfetto esempio di sperpero ed incompetenza italiana. 
Accanto al mulino, troviamo la Chiesa della Madonna della Sanità, qui S. Pietro da Morrone, mentre si dirigeva verso L'Aquila per essere incoronato pontefice con il nome di Celestino V, nel 1294 guarì miracolosamente un malato di epilessia. Ad Agosto viene celebrata la ricorrenza con la 'fiaccolata del disabile' durante la Perdonanza Celestiniana.

4) Chiesa S. Maria (Madonna delle grazie)
Usciti da Acciano in direzione di L'Aquila sì trova sulla destra l'indicazione per la chiesa di S. Maria; Dopo una breve e piacevole passeggiata su una strada campestre nel verde, si arriva di fronte la chiesa. La chiesa ed il sentiero sono tuttora inagibili. Il terremoto del 2009 ha fatto crollare parzialmente la facciata duecentesca. All'interno vi sono ancora un'edicola archivoltata a sesto acuto e, nella sagrestia superfici affrescate del 1500 attribuite a Sebastiano di Cola da Casentino o ai suoi discepoli. Al 1546 risale la cappella della Pietà.